Nella trasmissione dati tramite fibre ottiche, i segnali ottici vengono trasmessi attraverso sottili fili di vetro. Questa tecnologia sfrutta il principio della rifrazione della luce e della riflessione interna totale per trasportare dati a velocità estremamente elevate e su lunghe distanze. Per garantire una connessione stabile e una bassa dispersione di segnale tra le fibre ottiche, vengono utilizzate diverse tecnologie di contatto.
I sistemi di interfaccia in aria libera con lenti (anche conosciuti come “a fascio espanso”) e quelli a contatto fisico (in inglese “Physical Contact” - PC) sono da anni comunemente usati per realizzare connessioni tra fibre ottiche.
Nei sistemi a fascio espanso il segnale luminoso viene espanso attraverso una lente d’uscita dalla prima fibra ottica e poi, dopo aver attraversato un breve spazio in aria libera, viene nuovamente collimato grazie ad una seconda lente d’entrata e immesso nella seconda fibra ottica. Ciò consente un collegamento robusto e tollerante nei confronti del pulviscolo atmosferico e delle vibrazioni. Ciò rende i sistemi a fascio espanso particolarmente adatti ad applicazioni in cui si prevedono vibrazioni o movimenti meccanici, come ad esempio in ambienti militari o industriali mobili. La minore sensibilità allo sporco riduce significativamente la manutenzione delle superfici di contatto rispetto alle interfacce PC.
In definitiva, i sistemi a fascio espanso si distinguono per la loro lunga durata, i bassi requisiti di manutenzione e l'elevata tolleranza allo sporco.
Le connessioni PC, invece, si basano sul contatto diretto tra le estremità delle fibre ottiche, che si traduce in una trasmissione virtualmente priva di perdite. Le facce terminali devono essere posizionate con precisione e sono molto suscettibili di contaminazione, il che comporta un elevato sforzo di pulizia per ogni ciclo di accoppiamento. Il contatto fisico delle estremità delle fibre provoca inoltre un elevato livello di usura, che si traduce in una breve durata dei contatti. Per beneficiare delle eccellenti proprietà di trasmissione, le connessioni PC sono utilizzate principalmente in reti installate in modo permanente e in ambienti con poche vibrazioni, in cui è possibile garantire un allineamento preciso delle fibre ottiche.
Ciascuna tecnologia ha punti di forza specifici e viene utilizzata a seconda dell'area di applicazione e dei requisiti in termini di qualità del segnale e resistenza alle condizioni ambientali.
L'avanzata tecnologia Expanded Beam Performance (EBP) combina la robustezza delle interfacce a fascio espanso con i bassissimi valori di attenuazione propri della tecnologia a contatto fisico, garantendo quindi eccellenti performance di trasmissione, unendo così i punti di forza di entrambe le tecnologie. Quando si utilizzano fibre multimodali, il sistema EBP trasferisce i segnali con un'attenuazione in ingresso < 0,15 dB. Anche la perdita di ritorno supera notevolmente i valori delle connessioni PC con > 45 dB in trasmissione multimodale e > 60 dB in monomodale, garantendo così un'eccellente trasmissione di dati senza perdite. Gli speciali inserti con lenti EBP non richiedono una pulizia ad ogni operazione di sgangio/riaggancio, ma solo quando le interfacce sono eccezionalmente sporche (es. presenza di fango o olio). La durata di 50.000 cicli di accoppiamento può quindi essere raggiunta in condizioni operative reali senza alcuna manutenzione.
Fascio espanso | Contatto fisico | Expanded Beam Performance |
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✅Elevata tolleranza allo sporco | ✅Valori di attenuazione molto bassi | ✅Valori di attenuazione molto bassi |
✅Resistenza alle vibrazioni | ✅Basso prezzo | ✅Elevata resistenza alle vibrazioni |
✅Lunga durata di vita | ❌Elevati costi di manutenzione | ✅Elevata tolleranza allo sporco |
❌Interfaccia non compatta | ❌Sensibile alle vibrazioni, agli urti e alla sporcizia | ✅Minima manutenzione |
❌Valori di attenuazione alti | ❌Breve durata di vita | ✅Lunga durata di vita |